Il gelato ha grandi doti nutritive ed energetiche e grazie alla sua facile digeribilità è particolarmente adatto nell’alimentazione dei bambini, degli sportivi e degli anziani

La messa a punto di un Codice di Autodisciplina Produttiva è la prima importante iniziativa dell’Istituto del Gelato Italiano.

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Il gelato è un grande piacere ma è anche un alimento nutriente e digeribile che può entrare a buon diritto nella dieta di ogni giorno.

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Il gelato è innanzitutto un ottimo snack rinfrescante e reidratante anche per gli anziani che, in particolare d’estate, sono più inappetenti e rischiano di disidratarsi.

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#GELATOSENZASEGRETI

Quando scade il gelato? ecco quanto e come si conserva

Cosa fare se improvvisamente ci viene voglia di un gelato e ci ricordiamo di averne ancora qualcuno nel nostro congelatore? La prima domanda che ci facciamo, di solito, è “quando scade il gelato confezionato?”. La cosa più semplice e ovvia è quella di guardare il TMC (termine minimo di conservazione) riportato sulla confezione, che ci indica la data fino alla quale il gelato può mantenere inalterate le sue caratteristiche, se ben conservato. Ma c'è molto altro da sapere!

Il gelato confezionato non contiene conservanti
Non tutti sanno che il gelato confezionato che normalmente troviamo nel congelatore del nostro supermercato di fiducia non ha conservanti, pur contenendo ingredienti che normalmente deperirebbero molto rapidamente, come ad esempio le creme. Come fa, quindi, a mantenersi inalterato per mesi? A renderlo assolutamente sicuro per la nostra salute è il freddo, a cui è affidata la sua conservazione; proprio per questo motivo è fondamentale rispettare rigorosamente la catena del freddo per mantenere il nostro gelato buono da gustare e assolutamente sicuro per la nostra salute.

L’importanza della catena del freddo
La temperatura ideale per conservare il gelato nel congelatore è di -18 gradi, ma fluttuazioni minime di temperatura non compromettono le sue caratteristiche e la sua sicurezza. Aprire il freezer per prendere qualcosa, sia a casa che al supermercato o al bar, infatti, provoca un piccolo innalzamento della temperatura all’interno del congelatore e la conseguente formazione di brina, dovuta proprio allo scongelamento e al ricongelamento di qualche cristallo di ghiaccio. Questo non influisce sulla conservazione del nostro gelato, che si manterrà cremoso, vellutato e sicuro per la salute. Anche in caso di drastici innalzamenti di temperatura causati da una temporanea interruzione della catena del freddo il gelato resta un prodotto sicuro: fino a che la temperatura interna del gelato resta sotto lo 0 possono mutare le sue proprietà organolettiche e anche il suo aspetto, ma non c’è il rischio di proliferazione di microrganismi e batteri dannosi per la nostra salute.

Cosa controllare al supermercato?
La catena del freddo comincia molto prima, quando il gelato viene preparato nello stabilimento, fatto indurire al freddo e poi confezionato e stoccato, pronto per essere trasportato nei punti vendita. Quella del trasporto è una fase delicata, che avviene con mezzi frigoriferi idonei per mantenere una temperatura il più possibile costante fino ad arrivare al supermercato. È qui che possiamo fare il nostro primo controllo da consumatori per verificare che sia tutto a posto e che il nostro gelato sia buono e soffice proprio come ce lo aspettiamo. Il banco freezer, infatti, deve essere impostato ad una temperatura molto bassa, di circa – 18 gradi, e i prodotti (gelati compresi) non dovrebbero mai essere posti al di sotto della linea rossa tracciata sulle pareti del freezer. Anche un congelatore troppo pieno non garantisce un perfetto mantenimento dei prodotti al suo interno. Controlliamo anche la presenza di brina: vedere qualche cristallo di ghiaccio è normale, ma una grande quantità di brina indica che la temperatura all’interno del congelatore non è costante.

Come trasportare il gelato fino a casa?
La catena del freddo non si interrompe al supermercato: dovremo essere noi consumatori a mantenerla inalterata fino a casa! È vero, non siamo provvisti di mezzi frigoriferi o di strumenti professionali, ma possiamo mantenere una temperatura adeguata fino a casa con alcuni semplici accorgimenti:
– tornare subito a casa dopo aver acquistato dei surgelati, senza fermarsi a fare altre commissioni;
– usare una borsa termica oppure le shopper isolanti che sono spesso presenti nei punti vendita;
– una volta a casa, è bene conservare il gelato ad una temperatura compresa tra i – 15 e i – 20 gradi, cercando di aprire il meno possibile lo sportello del congelatore per evitare sbalzi termici.

Il primo assaggio si fa con gli occhi!
Una volta scartato il nostro gelato o aperta la vostra vaschetta, prima di affondarvi i denti o il cucchiaino soffermiamoci ancora un istante a controllare lo stato di conservazione del prodotto. Non ci vorrà molto! Per prima cosa, osserviamo se sul gelato è presente della brina, che come ormai abbiamo capito è la spia di una oscillazione nella temperatura di conservazione. Anche una perdita di volume del gelato nella coppetta o nella vaschetta oppure un cambiamento nella forma del gelato su stecco (da distinguere però da rotture accidentali o da piccole imperfezioni nella produzione del prodotto) possono indicarci che in qualche momento la catena del freddo è stata interrotta. Se la temperatura interna del gelato non ha mai superato gli 0 gradi, però, il gelato rimane assolutamente sicuro per la nostra salute!

Quindi, quando scade il gelato confezionato? La durata indicata sulla confezione di ogni prodotto può variare leggermente, ma se seguiamo scrupolosamente tutte le indicazioni sulla corretta conservazione del prodotto e sul mantenimento della catena del freddo, la sua durata è molto, molto lunga: si parla di mesi o addirittura di anni! Riuscirete a farlo durare così a lungo nel freezer senza mangiarlo?