L’inventore del gelato con lo stecco: Domenico Pepino
Sono stati i piemontesi, e più precisamente i torinesi, ad assaggiare per primi il gelato con lo stecco nel lontano 1939. Questo tipo di gelato da passeggio, infatti, fu un’invenzione di Domenico Pepino, un napoletano artista del gelato che nel 1884 prese un treno da Napoli per Torino portando con sé la famiglia e tutto il necessario per fare il gelato. A Torino, Pepino aprì una piccola gelateria, la Gelateria Napoletana, che nel giro di poco tempo divenne molto nota e frequentata, nonostante la diffidenza dell’epoca nei confronti dei dolci freddi come, appunto, il gelato. Il motivo è semplice: non esistevano ancora i frigoriferi, quindi i gelati erano difficili da conservare e abbastanza costosi. Nonostante questo, i gelati di Pepino in breve conquistarono i cuori e i palati dei torinesi, tanto da diventare Fornitore della Real Casa e partecipare a prestigiose esposizioni italiane e internazionali dal 1902 al 1911, in occasione delle quali presentò innovazioni e trovate originali che rendevano il gelato una vera e propria opera d’arte. Un esempio? Usare vecchi stampi artistici napoletani come stampi per il gelato, rendendo così le sue creazioni uniche e di grande impatto.
La storia della gelateria torinese
Nel 1916 Pepino cedette il marchio e i suoi segreti per la produzione del gelato al Commendatore Giuseppe Geletti, noto produttore industriale dolciario, e al genero Giuseppe Cavagnino. La Gelateria Napoletana Pepino nel 1929 venne spostata in piazza Carignano, dove si trova tuttora, gestita da un pronipote di Cavagnino. I prodotti della Gelateria Napoletana Pepino, grazie all’introduzione del ghiaccio secco, cominciarono presto ad essere trasportati per brevi tratti e ad essere richiesti anche dai migliori ristoranti, per occasioni speciali e da grandi personalità dell’epoca.
Pinguino, il primo gelato con lo stecco
L’azienda, che a quel punto era davvero famosa e rinomata, nel 1939 brevettò e lanciò sul mercato il primo gelato su stecco, chiamato Pinguino. Si tratta di un gelato alla vaniglia ricoperto di cioccolato fondente e infilato su uno stecco di legno, venduto ad una Lira al pezzo. Un’idea in apparenza semplice, ma che ebbe un immediato successo, soprattutto per il fatto che permetteva alle persone di mangiarlo mentre passeggiavano senza rischiare di sporcarsi. Un successo che continua ancora oggi dato che oltre al Pinguino, che è ancora possibile assaggiare a Torino presso la storica gelateria, il gelato con lo stecco si è declinato in decine e decine di varianti e di gusti diversi, entrando così nella nostra quotidianità.