Intervista a Iside De Cesare – Chef de La Parolina – Trevinano
Iside, parliamo di gelato.
Cono, coppetta, stecco o biscotto? Ai gusti della frutta o alle creme?
Direi tutto. Fondamentalmente preferisco lo stecco quando sono un po’ in relax, coppetta se devo essere comoda nel mangiarlo, ad esempio se sono in macchina o sto facendo una passeggiata, il cono lo prediligo quando devo fare una merenda, il biscotto per tornare all’infanzia.
Gusti: decisamente creme. Mi piacciono molto i sorbetti, ma se devo gustare un gelato è sicuramente il cioccolato.
Se pensi al gelato, cosa ti viene in mente? Raccontaci un ricordo piacevole, un momento speciale della tua vita legato al gelato.
Mi vengono milioni di ricordi. I primi gelati fatti con mio padre o la fine cena di un sacco di estati.
Un gelato in compagnia: in quale momento della giornata e con chi?
In qualsiasi momento della giornata, ma soprattutto in qualsiasi momento dell’anno. Amo molto il gelato in inverno, anche se ovviamente se ne consuma di più in estate.
Con chi? Con qualsiasi persona con la quale mi sento di essere in amicizia.
Se dovessi descrivere il tuo carattere come…un gusto di gelato, quale sceglieresti e perché?
Beh, il gusto della mia vita che è il cioccolato. Perché trovo che sia determinato nel sapore, non c’è niente che possa essere confuso con un gelato al cioccolato: si vede subito se ha carattere, ma allo stesso tempo è…”coccolo”.
Il primo gelato confezionato dei tuoi bimbi: che tipo hai scelto e a che età?
Glie l’ho offerto sicuramente molto presto. Sono sempre stati dei golosoni…credo di aver dato loro delle coppette alla vaniglia, come primo gelato.
Quali gelati ricordi nella tua infanzia e adolescenza? Ce n’è uno in particolare che vorresti assaggiare di nuovo?
Mi viene sempre in mente il biscotto: adoravo leggere la barzelletta, che si scoloriva un po’, tenendo il gelato in mano.
Ci permetti un piccolo gioco? “Dimmi che gelato mangi e ti dirò chi sei…”: proveremo a capire le caratteristiche della tua personalità a seconda del tipo di gelato che preferisci, secondo una classifica ideata dalla dottoressa Viviana Finistrella. Ora scegli un gelato tra questi: il cono con cialda, lo stecco, il ghiacciolo, il biscotto, la coppetta o le praline?
Direi lo stecco.
Secondo il nostro test, chi sceglie lo stecco è una persona intraprendente, che ama curiosare nella moltitudine di gusti possibili (vedi la scelta cremoso/fruttato di cui sopra), ma allo stesso tempo si tratta di un tipo insicuro…Questa persona ha bisogno che rimanga qualcosa di tangibile, lo stecco appunto, con cui giocare o anche solo da tenere in bocca.
E secondo il dott. Alessandro Amadori – psicologo, opinionista e scrittore, direttore del Dipartimento Ricerche Motivazionali dell’Istituto CIRM, anche il modo di gustare il gelato è uno specchio della personalità. Perciò, ti chiediamo di scegliere uno dei quattro possibili modi di mangiare il gelato: leccando, succhiando, a morsi, a morsetti.
A morsi!
Secondo il Dott. Amadori, mangiare il gelato a morsi è indice di forte autodeterminazione, ai limiti della testardaggine.
Iside, credi che questi profili ti rappresentino?
Direi di sì! Sono sicuramente intraprendente e dotata di autodeterminazione. Però condivido l’ambivalenza dello stecco. Più che di insicurezza, nel mio caso, si tratta forse del piacere rassicurante della concretezza.
Grazie per aver giocato con noi!
Infine, ci racconteresti un progetto, un sogno o un impegno da realizzare nella tua vita?
In realtà, non c’è un sogno in particolare, perché credo che la vita debba essere vissuta tutta come un sogno. Quindi, il mio è riuscire a divertirmi tutti i giorni, sia nei momenti facili che nei momenti difficili. Non abbandonare mai quella curiosità che ti fa vivere ogni istante, che ti fa dire “Che bello, mi è capitata questa cosa, andiamo avanti!”, o che ti fa pensare“Dai, vediamo in che modo si esce da questa situazione”, quando qualcosa non va come dovrebbe.